Maratona di Roma 2015

 
Tu non potresti vedere nulla maggior di Roma. (Omero)
Roma, o morte. (Giuseppe Garibaldi)
Veni. Vidi. Vici (Gaio Giulio Cesare)
 
Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi. Ok per molti starò esagerando, ma io mi sono proprio innamorato di questa città. Ma torniamo a quel lontano 22 Marzo 2015.. Ancora prima che la sveglia suoni apro un occhio.. tendo l'orecchio.. cazzo piove. Mi alzo, do un occhiata fuori dalle finestre.. ma si dai tutto sommato poca roba, accettabile. Vestizione e via ci fiondiamo in strada direzione Colosseo con tappa al bar per la colazione. Qui la barista mi strappa una risata.. "Ma voi andate a fa la Maratona? Ma piove! Ma li mortacci vostri " Ahahahahha Numero uno. Quattro foto con i centurioni davanti all'altare della patria e ci portiamo in zona per ingabbiarci correttamente.
 
 

 
Ovviamente direi una grossa bugia se dicessi che ero tranquillo. Sapevo di essermi preparato bene, ma quella bronchite non del tutto guarita mi dava qualche pensiero. Quindi la tattica era stare con Ivan per i primi 15/21 Km, da li vedere se la tosse mi dava tregua ed eventualmente accellerare. Quello che adesso stavano già accellerando erano i battiti del cuore.. Nel viale dei fori imperiali, alle spalle il colosseo, di fronte l'altare della patria, in fiano i fori e le statue degli imperatori.. e nell'aria il suono della colonna sonora del Gladiatore.. pelle d'oca.. "Al mio segnale scatenate l'inferno!" Pum! Partiti. Dio non me la scorderò mai una partenza cosi, nemmeno la gladiatrice canadese che è partita al nostro fianco ahahahahh
 

 
L'umore inizia ad alzarsi, la tosse regge, il fisico sembrerebbe non ribellarsi, mi sento alla grande anche se a furia di guardarmi intorno sto sbagliando tutte le traiettorie ed inizio ad avere un notevole svantaggio sulla misurazione ufficiale. Poco male dai, per ora non importa. Al quindicesimo trovo mia sorella in strada ad incitarci, vedo Castel S.Angelo, non capisco più una mazza e inizio ad accellerare. Li perderò Ivan. Brividi alla svolta che porta in S.Pietro, trovarselo davanti in tutta la sua magnificenza e maestà lascia senza fiato, credenti o meno. Un luogo dove si respira un energia pazzesca. Mi aggancio ad un gruppetto di persone che fanno più o meno la mia andatura e il tempo inizia a scorrere veloce insieme ai km che passano. Fermata pipistop e anche la pioggia debole decide di smettere. Si inizia a tornare indietro verso il centro, piazza del popolo, piazza di Spagna, piazza Navona.. dio quanta gente, mamma mia quanto è bella questa maratona? No dico, ma avete presente dove siamo passati? Si su quei san pietrini che tutti odiano e che in effetti inizio ad avvertire gli ultimi 5 km sotto le piante dei piedi, ma volete mettere?? Ristoro del quarantesimo, inizio ad essere un po bollito, e mi devo fare pure sta mezza salita al Quirinale, ma ormai ci siamo. Vi ricordate che ero andato un po a zonzo.. peccato perché alla fine avrò collezionato un bel km in più.. senza quello.. Ma è andata fin troppo bene, vediamo il lato positivo, pensavo di non riuscire nemmeno a farla, invece arrivo, alzo le braccia, rido, non ci credo, sono a Roma e ho corso la mia Maratona più bella. Mi si avvicina un volontario, mi mette la mantellina e mi chiede se voglio bere.. gli scoppio a piangere in faccia e lo ringrazio. Faccio tutto il kilometro abbondante fino al colosseo con un singhiozzo da bambino emo ma non riesco a smettere, sono troppo felice.  3:46 Minuti. Non è PB ma non è importante, questa corsa, questi due giorni non li dimenticherò mai. Attendo Ivan un mezzoretta abbondante e poi dopo una doccia calda ci fiondiamo a mangiare l'ultima Amatriciana da "Giulio passami l'olio". Ragazzi se passate a Roma dovete andarci!
 
Alla prossima, stay tuned!
 










 

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