Albino - Giro delle 3 Cime


Nonostante sia ormai quasi di casa a Selvino, questo giro quasi interamente trail mi mancava. Appena il buon Vince ha sentito nella stessa frase le parole salita e sentiero ha accettato al volo l'occasione di una sgambatina fuoriporta. 
Lasciamo alle spalle la nostra palude immersa nella nebbia e ci dirigiamo verso Albino, paese da dove inizieremo il nostro giro. Appena partiti abbiamo attivato la solita navigazione a vista, il Monte Rena era davanti a noi e le antenne sulla sua sommità si scorgevano ben distinte... ma ovviamente appena lasciato il centro abitato e in vicinanza dei primi attacchi dei sentieri ( ce ne sono molti e van tutti bene ) abbiamo chiesto info ad un simpatico vecchietto a spasso coil suo cane: " siete giovani e se avete la gamba potete salire da quello di destra! " Ad oggi ho capito che sono un giovane senza gamba... mortacci che fatica! 
Il sentiero parte in modalità vertical, poche curve e con pendenze elevatissime che fanno segnare km percorsi in 25 minuti, ma al primo spiazzo la vista ripaga dello sforzo fatto.



Madonna del Narciso

Continuando a salire in mezzo al bosco, stando attenti ai rovi che io immancabilmente prendo in faccia, si arriva prima ad una croce e poi in cima al monte Rena, dove sono posizionati dei ripetitori.



I colori autunnali sono stupendi e mostrano una valle diversa da quella che sono abituato a vedere. Appena oltrepassata la cima - verso nord - ci si imbatte in una stradina  che ci porta in costa sino a giungere alla graziosa frazione di Ganda, un piccolissimo borgo che mi ha lasciato senza parole per il panorama e per come è curato, dalle case alla piazzetta con la chiesa.



Lasciata Ganda alle spalle si segue la strada in direzione della Cornagera e del Monte Poieto. In prossimità dell’osservatorio Astronomico Orobico abbiamo svoltato a destra seguento il sentiero per il Monte Poieto, la nostra seconda vetta. Questo tratto l'avevo già fatto in discesa, mai in salita, e devo dire che me l'ero sempre immaginato più impegnativo, forse perchè l'ho sempre affrontato nei miei giri quando avevo già almeno 30km nelle gambe. In cima al monte, dove ci arriva anche la cabidonvia di Aviatico, possiamo trovare un gran pianoro con ristorante e spazi giochi per i più piccoli. Noi ne approfittiamo per le due foto di rito, oggi non siamo di fretta, ci vogliamo godere la gioranta ed il panorama in vista dei periodi grigi che la pandemia e il nostro governo ci stanno per prospettare...


Dal Poieto scendiamo perdendo un po di quota verso la Cornagera, stando attenti a dove mettere i piedi in quanto il sottobosco è di un intenso color giallo/marroncino, completamente ricoperto di foglie. Il tratto di impegnativo di tutta la gioranta però arriva appena prima della cima, dove, come piace dire al buon Vincenzo, salendo lungo facili roccette, si arriva all'ultimo intaglio in vetta. Il panorama da quassù toglie le parole e mi regala uno scatto "involontario" tra i più belli che io abbia mai fatto.


- Best Pic Ever - 


Scesi ad Aviatico si fa uno dei pochi tratti asfaltati che conducono al centro di Selvino. Qui decidiamo di scendere dalla bellissima e curatissima mulattiera Selvino-Albino, appena dopo la funicolare che collega i due paesi. Potrebbe diventare una buona via di allenamento, in quando molto corribile e molto ben tenuta. Una volta scesi in paese, piccolo taglio verso la macchina e due ottime birre come ricompensa per i nostri 20km scarsi di anello trail con 1260 D+.

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