MaraReggio - Il falsopiano della morte
Dallo sparo intravedo e saluto le due simpaticissime pacer, Alina Losurdo e Sabrina Tricarico.
Scoprirò solo a maratona finita delle loro sfortune e vicissitudini.. sarà per la prossima dai!
Si inizia con la passerella in Reggio, una serie di curve e controcurve prese a ritmo blando, imbottigliati nella gente. Qui superiamo prima un signore di circa 70 anni vestito da pittore anni 60 e poi il solito francese che corre un muta e crocks... non ho parole...
Da Reggio la corsa esce in campagna, la strada si stringe ed inizia a salire. Non è una salita decisa, è un falsopiano bastardo, di quelli che non vedi, e che da fresco non avverti nemmeno ad inizio gara.. è la classica salitella che presenterà il conto più avanti. Ivan che non era in giornata ci lascia andare, mentre io e Daniele rimaniamo sui 5'20 di media, un ritmo che ci potrebbe consentire di finire in 3:45. Appena prima del ventunesimo agganciamo il gruppo dei pistacchi, i mitici runner di Melzo, facciamo qualche km con loro prima di riaumentare il ritmo. Stiamo bene, ma è solo un apparenza.. li avanti ci attende il falsopiano della morte, una stradina che sale dal 25 al 30 circa e che ci ammazza definitivamente le gambe. La media è ancora buona per stare sotto le 4 ore, basta gestire un attimo questa crisi, ma le gambe non ne vogliono sapere, il dolore e i crampi iniziano a spuntare.
La frase di Daniele mi strappa un sorriso.. "Pensavo fosse dura, ma non cosi!". Effettivamente non è un gran tracciato per l'esordio, però ormai ci siamo, basta tenere duro.
Lascio Daniele alla camminata alternata alla corsa, vedo se riesco almeno a sto giro a stare sotto le 4 ore, ma il Polar a 3 km all'arrivo mi segna inesorabilmente 5:41 di media. Niente da fare, è andata, mi godo gli ultimi km tra parco e centro in mezzo alla gente, le gambe in piano riprendono a girare (brutte stronze) e chiudo con l'ultimo km a 4:40 il più veloce di tutta la gara.. ma pensa te..
4:03:20.. 3 stupidi minuti, ma fa niente, è andata anche questa. Un minuto dopo circa, arriva Daniele e crolla tra gli spasmi dei crambi che gli stanno mangiando le gambe. Troviamo anche Leo e il Gianchy arrivati 3 minuti prima di noi, anche Leo quindi ha la sua maratona nel 2014, tutti felici ci cambiamo e andiamo a mangiare.. ah no cazzo.. Ivan??? Accendo il cellulare, il Doc. stavolta si è superato, ha creato un gruppo in WhatsApp e ha fatto la telecronaca live della sua maratona con tanto di incitamenti da parte del pubblico. Inarrivabile. Mezz'oretta dopo è seduto con noi al tavolo per la reidratazione. Ma si alla fine, tempo a parte, rimane la bella giornata passata con gli amici, e per noi amatori, la corsa è soprattutto questo. Alla prossima!
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