29° Venice Marathon - Due giorni di emozioni

 
"Non saremo delle star ma siam noi,
in questi giorni fatti di ore andate per un weekend e un futuro che non c'è.
Non si può sempre perdere, per cui giochiamoci, certe luci non puoi spegnerle.
Se è un purgatorio è nostro perlomeno.
Urlando contro il cielo"
 
Nonostante i dubbi e le incertezze iniziali per via delle tre settimane di fermo che mi hanno fatto saltare i lunghi nella preparazione, nonostante la gamba non era e non sia ancora perfettamente ok, a Venezia ci volevo essere, per mille motivi, tra cui i principali erano che finalmente la mia famiglia sarebbe stata li a vedermi, e per Ivan era la sua prima maratona ufficiale. Potrei non scrivere più niente dopo la foto iniziale, li è racchiusa la nostra gara, la nostra corsa, la nostra amicizia e le emozioni che a parole comunque non riuscirò a scrivere, ma che mia figlia è riuscita a catturare in un singolo fotogramma dopo il nostro arrivo. Ma non penserete che mi fermi qui vero? Mettetevi comodi sul divano, stappate una bella birrozza e pronti per la lettura di questa due giorni in laguna!
 
 
Il Sabato all'Expo parte subito bene con un tentativo di ingaggio da parte di Stefano Baldini, nato sull'equivoco delle tre e quaranta... quando ha capito che era il tempo che ho fatto a Milano e non il passo a Km ci ha sputato ed è migrato verso atleti seri. Stefano a birra e salsiccia ti stracciamo!
Giretto tra gli stand, acquisto della felpa ricordo della VeniceMarathon, ritiro pettorali e firma del muro obbligatoria, prima di ripartire da Mestre per Venezia. In questo posto domani saremo al trentesimo. Arrivare qui sarebbe già un bel successo, ma oggi non vogliamo pensare alla gara, niente ansie.
 
 
Si arriva a Venezia. Non posso dire che sia la città più bella del mondo, ma Venezia è Venezia. E' unica, ha un fascino incredibile.. e per chi come noi non è abituato anche un gran bordello per capire che vaporetti prendere. Ovviamente da buoni cazzoni infrangiamo in tempo zero la prima regola, non superare la riga gialla mentre si è in attesa del vaporetto.. però ne esce una foto bellissima e tutta la gente si sbellicava (ho visto cinesi scattare circa 1000 foto in due secondi )
 
 
La fame inizia a farsi sentire, quindi giù le borse in hotel e via per il primo "carboload acazzo" con doppia pinta di birra ad integrare i sali. Giro per le varie calle a smaltire il tutto, giro in gondola, visita a S.Marco, smarrimento nel rientro, visita a Rialto, rientro il hotel... totale km indicati da Iphone ben 13 con altra birretta sempre per la questione dell'importanza dell'idratazione pre gara.
La sera si riesce per cena, altro "carboload acazzo" con aperitivo "Spritz Campari" (Qui si mormora li faccian bene) e solita birretta a cena. Direi che come giorno prima della gara abbiamo fatto tutto quello che non si doveva fare, e per questo siamo contentissimi. Le bimbe si sono beccate anche i regali degli zii acquisiti quindi la giornata è stata memorabile per tutti.
 




Ed eccoci infine alla mattina tanto aspettata, temuta e sognata. La mattina della regina. Usciamo nel buio un po inquietante di Venezia e ci dirigiamo a piedi in zona tronchetto per prendere la navetta che ci porterà alla partenza in quel di Stra. Caffettino obbligatorio e domanda a Ivan.. come ti senti?  "Da Schifo!" Apposto ahahhahahaaha. Tranquillo ragazzo, è sempre così prima dello start, poi passa tutto.
Scesi dal pullman a tempo zero troviamo il Gianchi, grande zio, ci scaldiamo con the caldo, quattro parole, gli ultimi ritocchi al trucco, commenti sui personaggi che si aggirano ai paddock e ci ingrigliamo con l'elicottero rai che gira sulle nostre teste. Mi autodeclasso di una griglia cosi da poter partire insieme a Ivan. Becchiamo anche gli amici di Running Forum e i grandissimi podisti di Melzo. Tutto è pronto, inno d'Italia a palla, brividi, conto alla rovescia, chiudo gli occhi, un bel respiro, andrà tutto bene, e in testa mi balenano le parole dello zio.. "Son solo 4 passi".. sorriso, BANG! Si parte!
 

 
Partiamo e sento subito il primo saluto della nostra sorella Fulminea, qui la gialla canotta è un istituzione, ne incontrerò altre lungo questo percorso, gente che mi affiancherà per dirmi di salutare il presidentissimo, di cui ovviamente poi non ricorderò più il nome.. pochi neuroni e poco ossigeno al cervello.I primi km scorrono bene lungo il Brenta, la giornata è stupenda, sole ma non è ancora troppo caldo e il vento si sente poco e solo a brevi tratti. Lungo la strada molti gruppi suonano e ci galvanizzano. Teniamo un andatura rilassata sui 5'20/Km, per garantirci l'implosione quanto più lontana possibile. Superiamo un terzetto singolare, una cinesina vestita da corsara con tanto di spada scortata da due pirati armati di archibugio. Sono uno spettacolo e i bambini vanno in delirio appena li vedono. I primi 10km intanto sono alle spalle. Circa 54 minuti, stiamo seguendo abbastanza diligentemente la nostra andatura ideale. Poi più avanti ci avviciniamo verso la parte industriale di Marghera.. qui la solitudine ed il silenzio ovatta la mia testa, nessuno parla, mi sento in crisi ed iniziano i primi brutti pensieri.. stavolta la finish line non la vedo.. Fortunatamente alla periferia del paesino dopo un urlo mi strappa da questo torpore inquietante.. "VAI FULMINEO!!!!" Una semplice parola che stacca il corto circuito del mio cervello, raddrizza la mia schiena e mi fa rinascere. Ci sono, sono stato per 3 lunghissimi kilometri all'Ade, ma sono tornato. Lo dico ad Ivan e ci scherziamo su, con la musica dell'ennesimo gruppo che arriva a sfondarci le orecchie e ci da nuova linfa per proseguire. Giro la mezza in 1:57:00 e mi sento bene, la cosa mi fa ben sperare. Si continua ad avanzare, superiamo il venticinquesimo, Mestre e raggiungiamo, rimbalzando su un ponte traballante da mal di mare, il Parco S.Giuliano. Siamo al trentesimo km. Siamo arrivati all'expo, ci siamo arrivati anche discretamente bene, in 2:48:00. Purtroppo sarà l'appagamento mentale sommato allo scarso allenamento, che qui la mia Maratona inizia a spegnersi. Sto bene di testa e fiato, ma le gambe iniziano a diventare di legno e non ne vogliono sapere. Ogni volta che credo di spingere per benino, il garmin mi da dei valori imbarazzanti.. vabbè, ma son qui per chiuderla no? Quindi mettiamo in cantiere l'obiettivo forse stavolta un po fuori portata di chiuderla nelle quattro ore, rilassiamoci e godiamoci gli ultimi spettacolari km che mi condurranno a Venezia.
 
Ecco riapparire la francese che abbiamo soprannominato "Golden Lady" in quanto sta correndo in culotte e autoreggenti, affiancata da una ragazza che più il pubblico la incita, più lei piange. Lei la chiameremo "Miss.Tristezza" per ovvi motivi di privacy.  Il ponte che tutti indicano come la morte nera, il motivo delle crisi, a me invece piace un casino, mi godo il panorama della laguna, a noi padani ciucianebbia non capita spesso di poter correre in posti così, quindi tutto sommato mi vola. Al ristoro me la prendo con calme e chiamo mia moglie per avvisare che siamo in dirittura d'arrivo. Anche il 35° km è alle spalle. Iniziano i ponti, la gente incita, mi rinvigorisco un poco, azzardo anche qualche sorpasso sui ponti che non sento nemmeno sotto i piedi. L'acqua alta della mattina ci lascia un passaggio bagnato, ma anche il quarantesimo è alle spalle, li c'è S.Marco, batto il cinque alla sorella fulminea, faccio il giro di boa, c'è un puttanaio di gente da paura, tutti che urlano, mi sento un eroe anche se ho un tempo ridicolo ormai.. e poi le vedo.. Mia moglie con le bambine che mi chiamano e saltano sorridenti agitando le braccia.. Non capisco più niente, mi sembra di correre a un metro da terra, abbraccio mia moglie e la bacio, prendo le bimbe per le mani, una a destra e una a sinistra, mi faccio scortare per gli ultimi 300 metri fin sotto l'arrivo.. sono felice di indossare gli occhiali da sole, nascondo un poco gli occhi lucidi.. Sono arrivato, ho tagliato il mio più bel traguardo di sempre, fanculo il tempo, tanto sono comunque scarso, ma le emozioni di questo arrivo non me le toglierà nessuno, alla fine è tutto ciò che conta.
 
 



 
Non crederete sia finita qui vero? Ok, per onor di cronaca chiudo in 4:13:33, esattamente mezz'ora in più del mio tempo a Milano, ma ripeto, è un dettaglio. Come mi ha detto il buon Ivan, poteva andare solo peggio, e saggiamente credo abbia ragione. Dopo questi 42km ci siamo risparati il ritorno sempre a piedi, altri 6km circa, con shopping vari, assalto al McDonald's, e rientro in auto dove ho guidato per 3 ore ma con la consapevolezza che questo è stato un fine settimana indimenticabile.
Un grazie a mia moglie che mi ha sopportato e supportato per questa avventura, a Monica la moglie di Ivan che ci ha tenuto compagnia ed incitato, alle mie piccoline che sono la cosa più importante della mia vita. Anche se la gamba rimane sempre li un po in bilico, mi sono iscritto alla mezza maratona di Crema a Novembre, un istituzione per noi ormai, e alla Maratona di Reggio Emilia, sperando non di egualiare il tempo di Milano, ma magari con un po più di forma, stare almeno nelle 4 ore. Dita incrociate.
 
Ultima cosa, sono contento che Sonia abbia capito quanto contasse per me questa cosa dell'arrivo, del fatto che ci fossero loro li, e sono felicissimo che si sia divertita e abbia partecipato con trasporto alla gara facendo il tifo per tutti quelli che arrivavano al traguardo. E' cosi, se economicamente non sarà troppo impegnativo, siamo tutte e due d'accordo che forse forse un altro sogno si potra realizzare questa primavera...  perché a Marzo, ALL ROADS LEAD TO ROME!
 
Stay tuned!
 
 




 
"una vita da mediano, che natura non ti ha dato,
nè lo spunto della punta, nè del 10 che peccato
lì...sempre lì...lì nel mezzo...finchè ce n'hai stai lì, stai lì......."
 
#NONSIMOLLAUNCAZZO
 

Commenti

  1. super!!! bel racconto Paolo, bravo a portare a casa il tuo risultato, e arrivare con le bimbe è impagabile!

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    1. Grazie Vale! Ma si quello che importa a sto giro sono proprio le emozioni e non la gara in se!

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  2. Grande Paolo! Bellissima foto all'arrivo,da comprare! ;)

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  3. Grandissimo Paolo!!! Però mannaggia a te e al tuo racconto che mi hai fatto commuovere di brutto!!! :D :D :D

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    1. Grazie Lucy! Anche a me tornano gli occhi lucidi a rileggerlo.. ahahhahaha

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  4. Forse dovevi incrementare il "carboload acazzo" (questa te la dovevo, giusto per fare un commento ad alto livello tecnico!).
    Per il resto, mi inchino! Una foto come quella del traguardo merita tutta la fatica fatta!!

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    1. Grazie SuperFat! Via diciamo che è stata una maratona in Spirito Trail. A questa età e ai miei livelli a volte è meglio divertirsi. :D Poi arriveranno anche una massimo due corse serie all'anno.. ma il carbload acazzo ci sarà sempre! :)

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