Grande delusione e grossa soddisfazione


Eggià. Stavolta il titolo parla chiaro. Erano anni che aspettavo questa corsa e finalmente il giorno della 50km Lecco - Cassano è arrivato. Alzataccia alle 5 per prepararsi e andare a prendere il pulman che ci accompagnerà fino a Lecco. Da li saranno 50km (47 per l'esattezza) lungo il fiume Adda, in uno dei percorsi più suggestivi e ben curati che io abbia mai fatto. Un vero spettacolo per gli occhi e per la mente. Siamo anche un bel gruppetto, io, Ivan, Igiul, Zakkis, Gianka, Giorgio, la Stefi e le sue due amiche ed il mitico Ramon.. insomma tutte le premesse per una gara spensierata ricca di chiacchere e battutacce!  Ivan sempre irremovibile nel fare solo i primi 21 e fermarsi al cambio staffette, in quanto non è allenato ed ultimamente sta correndo poco.
 
Al ritiro pettorali anche la grande sorpresa.. io ho il numero 1, Zakkis il 2, Igiul il 3, Ivan il 6 e Giorgio l'11...  cazzo ci hanno scambiato per top runner??  Ovviamente non sarei mai riuscito ad onorare un pettorale numero 1, ma non pensavo nemmeno di fargli fare questa brutta fine.
 

 

Lasciamo Giorgio alla partenza, ha un altro passo, lui corre per davvero, e avanziamo con il terzetto composto da me, Ivan e il Gianky. E' lui che ci fa l'andatura, forse troppo sostenuta per noi, ma la giornata è spettacolare, il paesaggio pure, stiamo bene e tra una chiacchera e l'altra i kilometri scorrono via sereni. 5'16 / 5'10 / 5'15. Tutti abbastanza regolari. Mi accorgo che il passo è comunque troppo per me in vista dei 50km, quindi io e Ivan rallentiamo un pelo e lasciamo andare il macinatore di kilometri per non rallentarlo. Torniamo ad assestarci sui 5'20/5'30 di media e arriviamo al cambio degli staffettisti. Ventunesimo kilometro. Il punto dove Ivan avrebbe dovuto fermarsi. Il punto che indicherà la mia fine. Siamo poco sotto le due ore alla mezza, stiamo entrambi bene, tutto sembra andare veramente per il meglio. C'è il ristoro. Facciamo con calma. Bevo il primo gel. Esulto alla frase di Ivan... "Faccio la stronzata, vengo avanti anche io". Facciamo ancora due passi tra la gente e riprendiamo la corsa. E qui non so cosa succede. Capita la giornata no, ma fino a quel momento andava tutto bene. Adesso invece non riesco a correre, appena prendo un poco il ritmo mi vengono i conati di vomito. Non riesco nemmeno a star male. Forse non ho digerito il gel, non capisco. Rimango un poco spaesato, non mi è mai successo. Alterno corsetta lenta a camminata, ma non riesco a sbloccarmi, ogni kilometro devo camminare perché mi assale la nausea. Sono incazzato, sconfortato. Col passare dei kilometri a medie di 6'20 / 6'30 / 7'00 inizia ad abbandonarmi anche la testa. So che manca ancora troppa strada, e di questo passo e in questo stato non finirò mai. Ivan mi fa compagnia pazientemente, non gli importa. A me si. E la cosa mi fa ancora di più imbestialire. Adesso che lui ci prova, adesso che lui sta bene, adesso che vuole andare oltre la mezza e io dovrei accompagnarlo.. crollo come un cazzone alle prime armi. Arriviamo al ristoro del trentesimo e chiediamo come funziona per il ritiro. C'è da aspettare l'ambulanza o il servizio scopa. Fa un caldo fottuto, il sole picchia, di star li ad aspettare non ne ho proprio voglia. Dai Ivan, andiamo, piuttosto cammino fino al prossimo ristoro e mi ritiro li. Invece al 35° la nausea come era venuta se ne va. Riesco a fare più kilometri e mi accorgo che lo stomaco regge. Le gambe sono apposto. Cazzo, si va fino alla fine! Da qui finalmente posso rendermi un poco utile, Ivan inizia ad accurare la stanchezza, ma ormai siamo in ballo e balleremo fino alla fine. La foto al quarantaduesimo ha per noi un valore immenso. Dopo tre anni che ci prova, che la prepara, che gli sfugge... in una giornata pazza raggiungiamo sto cazzo di cartello dei 42km!!! IVAN DIVENTA UN MARATONETA!
 
 
Non interessa il tempo. Non interessa che non sia ufficiale. Noi lo sappiamo. Noi sappiamo che stavolta è andata. C'è arrivato. E con questa nuova dimensione, con i festeggiamenti delle persone che correvano li con noi, troviamo le forza per fare anche gli ultimi 5 km. E con me che romperò le balle a tutti al grido "Da Mezzomaratoneta, ad ultramaratoneta! Un applauso!". E quindi gli ultimi 5 km diventano una formalità, e dopo 5:15:'' arriviamo nel centro sportivo di Cassano d'Adda dopo essere partiti da Lecco. 47 kilometri. Per molti si, ma non per tutti. Quindi il pranzo con sbirrata c'è stato tutto! E con anche gli altri del gruppo arrivati prima di noi che ci hanno atteso solo per congratularsi e tifare Ivan nell'ultimo giro di pista. Spettacolo.
 
Un poco di spavento solo per l'amico Stefano, arrivato un po dopo di noi, con la pressione a terra. Non riusciva a riprendersi, fortunatamente è stato poi assistito dalla croce rossa. Anche lui, per niente un dilettante sulla distanza, arriva anche dalla 6ore di Torino, una giornata no, vuoi il caldo, vuoi la sfiga, che oggi ci ha preso di mira.
 
Scrivo queste righe solo oggi perché, come dice il titolo, grande soddisfazione per l'amico che ha raggiunto un traguardo, ma grande delusione morale per me. Ammetto che sono due giorni che ci penso. Si, ci sono rimasto proprio male. Non mi aspettavo una corsa del genere. Non mi aspettavo una reazione così dal fisico. Non sono ancora sicuro di cosa sia successo, però ha un poco debilitato alcune mie certezze. Sono due giorni che non corro, e probabilmente non lo farò fino a Martedì. Spero di scoprire che si è trattato di una giornata storta. A Maggio inizierò con rifare il percorso della sky del canto e poi con il trail dell'orsa. Spero vadano bene, poi cercherò di pianificare bene le ultime due/tre corse fino ad Agosto, il sacro mese delle ferie, in base anche alle sensazioni trasmesse.
 
Di una cosa adesso come adesso sono sicuro. L'anno prossimo sarò di nuovo al via della 50km dell'Adda... e non è detto che mi possa prendere la mia rivincita anche prima...
 
 
 

Commenti

  1. Un giornata no puo' capitare a tutti, il caldo, il gel, le cavallette e tutto il resto. So come ti senti e che nulla ti togliera' questa delusione, ma il fatto che gia' stai guardando avanti mi dice che hai digerito e che alla prossima non sbaglierai!

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    1. Grazie Karim, in effetti brucia ancora. Ma ormai è andata, quindi pensiamo alle prossime corse. Anche se il pensiero di trovare un giorno per rifarmela da solo è sempre molto insistente.. :-) Non per il cronometro, solo per una soddisfazione personale.

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  2. Come spesso capita di leggere nei blog dei podisti ad ogni occasione persa (leggi risultato negativo o non nelle previsioni) c'è già un altro obiettivo nel mirino o quantomeno ci si è già rialzati!! Mi piace iniziare la giornata così ;-)

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    1. Grazie Fausto, si meglio guardare sempre avanti. Quello che è stato è stato, arriveranno comunque nuove sfide. Non si può sempre vincere. :)

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  3. Complimenti! La giornata era molto calda,ho controllato un pò le previsioni e poi non l'ho presa in considerazione anche per quello..
    Anche Stefano non so come ha fatto visto che già a Milano aveva avuto dei problemi con il caldo... di sicuro ha più coraggio di me.. :D

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    1. Alla fine è andata via, pazienza. Adesso vedrò di rifarmi con qualche altra corsetta. Questa comunque andrà sicuramente rifatta perché merita.

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