Corsa, mare e cazzate



Alzarsi la mattina e vedere dalla finestra il mare è un'emozione impagabile.
Mi vesto da perfetto runner ed imbocco il lungomare. Non mi interessa il tempo oggi, ne quanti km farò, corro solo per il piacere di farlo, per la vista meravigliosa che ho in fianco a me e che purtroppo ho il piacere di avere solo pochi giorni l'anno.

Incrocio altri runner, saluti, sorrisi, ma le gambe fanno un po fatica. Forse la giornata di Sabato tra acquario di Genova e Città del Bambino, con uscita serale le ha messe un po alla prova. Soffro non poco anche tutti i saliscendi.. si vede che sono abituato alla pianura. Lo avvertirò poi in tarda serata, un affaticamento del muscoli dietro il ginocchio, che probabilmente uso poco. Concludo comunque un giro da 7km a 5.26 di media. Il Venerdì era andata molto meglio come velocità, siglando il giro da 5 km con una media di 5.00 al km, correndo per 3 km a 4.40.

Visto che sembra comunque che le ginocchia stiano leggermente meglio ogni giorno che passa ed anche il fastidio sotto la pianta del piede sembra stia pian piano scomparendo, ho optato per una delle mie solite cazzate.. la pagherò? Non lo so, ma il cuore mi diceva così. Iscritto in attesa del numero pettorale.

Commenti

  1. bene.. scarpe protettive e corsa lenta.. ;-)

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  2. Grande Pimpe. Si ho in dotazione delle Saucony stabili per pronatore. Devo rimettere su fiato e velocità! Complimenti per la mezza di Parigi, gran tempo!

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