Sui pedali... Lungo in bici sognando il pirata!



Ieri oltre ad essere S.Valentino (noto santo motociclista dal numero 46, the doctor per gli amici) era l'anniversario della scomparsa di uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi. Si possono sprecare molte parole e pensieri sul doping e sullo sport del ciclismo professionistico, anche alla luce delle recenti "imprese" (una su tutte Riccò)... ciò non toglie cmq, secondo me, che quello che lui ha fatto sulle nostre montagne, nel tour, e in tutta la sua carriera sia stato qualcosa di eccezionale! Quando si alzava lui sui pedali, dopo km di montagna, era finita.. non ce n'era più per nessuno! Lascio qui in suo onore una delle più belle canzoni a lui dedicate.



Sabato sono uscito anche io in bici con l'amico Andrea per il mio primo serio lungo. Le intenzioni iniziali erano di andare sugli 80/85 km. Partiamo alle 7.30 avvolti nella nebbia, io che ancora mangio la crostatina... essì problemi tecnici (cesso) mi fanno ritardare quei minuti che, fantozzi docet, mandano tutti i piani a rotoli.. e non mi piace far aspettare la gente. (Andrea manco a dirlo era già davanti alla porta in sella)

Partiamo con un bel ritmo, che poi terremo per quasi tutto il giro, tra i 27/30 Km/h.
Si inizia ad intravedere il primo sole oltre la nebbia che ci sta bagnando tutti... sia io che la bici iniziamo a gocciolare e per poco non mi cappotto nel prato per cercare di asciugarmi un poco!

Tentiamo una deviazione proposta da Andrea verso Cavenago d'Adda per andare a prendere qualche salita in più a quelle già presenti sul giro classico. Ovviamente voi abitudinari della montagna non potrete che storcere il naso, lo so, ma per noi "pianuristi" anche un cavalcavia fa strappare qualche imprecazione. La sfiga vuole che per lavori in corso la strada fosse chiusa, quindi dietro front, e riprendiamo a spiangere sui pedali.

Verso il 55°km inizio ad accusare un po la stanchezza, mi sento le gambe un poco dure e mi fanno male gli avambracci. Il buon Andrea mi da il cambio, entro nella sua scia, e riesco a tenere i 30 per un altra decina di kilometri. Lasciamo quindi le strade principali, rallentiamo un poco l'andatura e cerco di sciogliere un poco i muscoli ascoltando i consigli del più navigato triatleta. In effetti la situazione migliora, anche se non me la sento di prendere un ulteriore deviazione per allungare di 10km. Chiudiamo quindi i nostri 74km e rotti in 2h50min.

Ottimo allenamento, molto soddisfatto, ottimo anche come giro in quanto per quasi tutta la sua lunghezza poco trafficato. Devo allenarmi a rimanere in sella per così tanto tempo. Pian piano arriveremo al giro da 100km.

Purtroppo sono incasinato al lavoro e faccio fatica a leggere e bloggare.
Continuano comunque gli allenamenti sia in piscina che sul tapiro. Le ginocchia sembrano stare meglio e la bici sembra stia dando una grossa mano a questo recupero.

Ultima news... mi è arrivata la tessera Fidal. Adesso sono un atleta della Virtus Crema.

Stay tuned!

Commenti

  1. Come scritto altrove,pur con le sue debolezze,è sempre emozionante il suo ricordo..

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