Recuperi in piscina



Ovviamente tutti sanno che in un buon allenamento ci sono fasi di carico e scarico, e tutti sanno che, sopratutto nella corsa, se si accusa dolore muscolare, è bene specialmente agli inizi, saltare il giorno di allenamento. Ovviamente lo so anche io, ma come tutti penso di esserne esente, finchè arriva il punto che il dolore lo si avverte, anche in maniera abbastanza sostenuta, anche solo a camminare. La resa in corsa diventa quindi pressochè nulla, e il riposo a questo punto forzato.

Ed è qui che scatta l'amica piscina, perchè se non si sta fermi, si è comunque contenti per l'attività fisica svolta, e con piccoli accorgimenti, le nostre gambe non ne risentiranno. I piccoli accorgimenti stanno nel fare il maggior numero di vasche con il "pull", ovvero quel galleggiante a forma di otto da mettere fra le gambe di modo che queste galleggino e che per la spinta in vasca si utilizzino solo ed esclusivamente le braccia. Per variare si possono effettuare sia vasche a stile che dorso. Qualche vasca a stile senza pull possiamo anche buttarla dentro, senza forzare con le gambe. Da escludere accuratamente rana e delfino.

Dopo mesi di inattività acquatica, adesso sto riprendendo abbastanza bene, tornando alle 100 vasche (25mt) in un'ora. Un bel ritmo e mio prossimo obiettivo sarà portarle a 120 vasche in un'ora, alternando la corsa alla piscina.

Commenti

  1. Si può anche nuotare senza battere i piedi, io in mare lo faccio

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  2. Vero, ma non tendi ad affondare nella parte posteriore dopo un po? (Sarà che sono pesante... ^_^ )

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  3. Basta muoverli sott'acqua senza farli uscire dall'acqua e non si dovrebbe affondare, io per lo meno non affondo

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